Via dei Sulpici,acquisizione e presentazione dell’immobile

Fare l’agente immobiliare spesso vuol dire girare angoli nascosti della città, scoprire strade e persone particolari, esattamente come quella sera in cui andai a valutare l’immobile di Saverio e Renate. In scooter imboccai via Tuscolana, e con andatura lenta mi soffermai a guardare le insegne dei tanti negozi, ad osservare le tante famiglie in strada, dalla coppia che porta a spasso il neonato, alla tenera coppia di anziani che attraversano cauti la strada mano nella mano. “Alla fermata metro Numidio Quadrato giri a destra e dopo 50 metri vedrai una serie di casette basse molto particolari, e sarai arrivato”, mi disse Renate. Voltare l’angolo , uscire da una via popolosa e ricca di esercizi commerciali ed entrare in via dei Sulpici , è stata per me una vera sorpresa. Entro e capisco subito che sarà la casa a presentarmi e a farmi capire chi sono i proprietari . È bastato poco affinché io mi innamorassi totalmente di questo immobile. Una domanda che è sempre presente nelle mie valutazioni, una domanda che faccio a me stesso è: ok il prezzo al mq, ok i parametri da utilizzare, ma questo immobile ha un’anima? E se ce l’ha, quanto vale l’anima di questa casa? Ecco, per questo particolare casetta ho difficoltà ad usare parole come immobile o appartamento perché CASA è il suo vero nome. Una costruzione del 1920 per 5 abitazioni simili, la forma classica di casette del nord Europa . Come si può non essere sorridenti in una simile abitazione? E col sorriso sono stato accolto in un comodo soggiorno a vista che Saverio, pregiato architetto di origini siciliane , si può permettere di utilizzare come suo studio personale sfruttando l’ampiezza della cucina per ricevere ospiti, cucina che si trova direttamente alle spalle del soggiorno stesso, vano di passaggio per accedere al giardinetto privato che affaccia sull’interno. Immagino gli aperitivi tra Renate e Saverio in quel giardinetto, oppure nelle cucina in inverno ma con lo sguardo verso lo spazio esterno. Immagino io e la mia amata Debora in un dopocena di chiacchiere o in una colazione d’estate. Due biciclette parcheggiate in giardino e sorrido nuovamente. Saverio mi invita a salire le scale per andare al piano superiore . Il compiacimento stampato sul suo volto, una piacevole smorfia di chi con orgoglio ti mostra una sua opera. Una scala di iroko ci guida dunque al piano superiore dove salta agli occhi il bellissimo tetto mansardato con travi di legno a vista. Due camere da letto e un servizio avvolti dal legno, parquet in terra e travi sul soffitto . Una sensazione di calore avvolge me cosi come sono sicuro avvolgerà qualsiasi visitatore . La razionalizzazione degli spazi è a dir poco perfetta, si sente in modo prepotente la mano di un architetto che ha messo cervello e cuore per valorizzare il proprio appartamento. “Saverio che bella cosa dev’essere dormire in queste stanze ! Alzi gli occhi e vedi questi soffitti così alti e ricoperti di legno, sei fuori dai giri della movida, avete l’intero stabile e quindi nessuno al piano di sopra a far rumore come nei classici condomini “. Saverio annuisce senza proferir parola nel rispetto di quel silenzio ovattato. Scendiamo da Renate e facciamo due chiacchiere in giardino. Mi raccontano la storia di queste casette a schiera, dell’architetto che le ha progettate , della comodità del quartiere e degli interventi di Saverio nell’ottimizzazione degli spazi, dei materiali usati nella ristrutturazione, di come si vive in una simile abitazione. Ascolto con piacere perché so che tutto questo non dovrò solo ripeterlo ai clienti , dovrò trasmetter loro le mie emozioni insieme quelle dei venditori , passarle come si passa un testimone. “Ah, non c’è condominio….non ci sono spese, non ci sono riunioni di condominio e il riscaldamento è autonomo”. La mie mente veloce nel fare i conti mi dice che personalmente avrei risparmiato intorno ai 1000,00 euro l’anno più lo stress delle riunioni condominiali.
Ogni volta che vado a valutare un immobile , prima di entrare in casa, mi fermo per dieci secondi. Lascio il mio modo di agire da professionista fuori dalla porta e mi invito a ragionare da cliente , cercando difetti e apprezzando i valori aggiunti offerti dal l’immobile. A fine visita non ho dubbi: la comprerei subito!!!
Credo che siano state le emozioni che i proprietari volevano trasmettermi e che ho mostrato saper recepire a farli decidere di firmare l’incarico di vendita. Chiamo subito Filippo Trojano , il fotografo di riferimento della mia agenzia, per fissare con i venditori un appuntamento per realizzare il book fotografico . Faccio il copia-incolla della bellissima descrizione dell’immobile fatta da Renate e lo invio a Filippo con un sms che finisce con un ” devi fotografare questa storia “. 34 Foto perfette! Si mette l’annuncio , iniziano le danze!! Per chi cerca l’unicità di un immobile, la tranquillità, la bellezza , la vicinanza delle metropolitana e un qualcosa di emozionante che possa offrire molto più di un semplice tetto sotto il quale dormire dopo una giornata di lavoro , questa è la casa che fa per voi. Luigi Calzini

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