Smart Home, rischi e benefici per un immobile di hi-tech di lusso

Dopo il boom di prodotti per la casa e per l’ufficio concepiti per connettività integrata al proprio immobile, arriva il modello definitivo della Smart Home.
Fino a qualche tempo fa si immaginava la propria casa e il proprio ufficio come immobili pronti ad essere elevati ad un livello evolutivo successivo, con un’intelligenza artificiale e una coscienza tale da poter sopperire ai migliori domestici e governanti: niente di più sbagliato. Perché le peculiarità della Smart Home per eccellenza si suddividono tra valutazione tra rischi e benefici, che vogliamo analizzare insieme e fare il punto della situazione. A sentire Fred Potter, fondatore e CEO di Netatmo intervistato da Andrea Nepori per La Stampa, la smart home è un bene di lusso hi-tech ormai alla portata di molti e una realtà pronta ad entrare nella nostra quotidianità:Il periodo pazzo dell’Internet of Things, quando si pensava di connettere qualsiasi oggetto alla rete, è ormai alle nostre spalle. I prodotti proposti oggigiorno sono estremamente utili a contribuire un miglior comfort nelle nostre abitazioni.
La Smart Home del futuro ha solide fondamentaDopo sette anni dalla fondazione, la Netatmo di Potter è tra le aziende più quotate e accreditate nel capo della domotica grazie alle proposte di sicurezza tra telecamere interne ed esterne agli immobili e i rilevatori per mantenere gli ambienti privi di rischi, alla varietà di soluzioni per l’illuminazione e al riscaldamento intelligente; ma anche, addirittura, si parla di serramenti smart che possono essere aperti e chiusi a distanza o semplicemente grazie alla stazione meteorologica installata per evitare che maltempo e intemperie causino danni da allagamento.La finestra da tetto è stata concepita per essere installata in mansarda e ha la possibilità di far cambiare aria all’ambiente se necessario, chiudersi se piove, abbassare in autonomia le persiane se i raggi solari sono eccessivi e riscaldano troppo il locale.
Casa intelligente non significa più sicuraE se per caso si presentasse qualche pericolo per la sicurezza del perimetro? La previsione, infatti, è quella di espandere sempre più il settore della sicurezza e della privacy domestica. Potter spiega:La gestione della sicurezza e della privacy saranno un aspetto fondamentale per costruire la reputazione di un brand nel settore della smart home. Oggi in questo settore vendiamo principalmente comfort e maggiore efficienza energetica, in cinque anni venderemo sicurezza e privacy. Spazio quindi a tanta sicurezza informatica relativa alla gestione della domotica installata nei nostri immobili. Ma questo è solo un tassello nel quadro generale.
La Smart Home richiede un cervello: avanti all’Intelligenza ArtificialeQuando si è iniziato a parlare di Smart Home, quello che si poteva ottenere al massimo era connettere alcuni apparecchi domestici alla rete locale e controllarli da remoto. La vera Smart Home, al contrario, deve essere concepita in grado di essere programmata -anzi, istruita- a compiere determinate attività a un’ora precisa, in modo da semplificarci davvero la vita. In questo senso, l’introduzione dell’intelligenza artificiale nel concetto di smart home assume un ruolo di fondamentale importanza. Per l’utente, il campo si sta semplificando molto, grazie a soluzioni cloud che ormai permettono a prodotti basati su sistemi differenti di dialogare senza essere legati per forza a una singola tecnologia proprietaria.Non ci resta che prepararci ad accogliere il futuro, che ormai bussa alla nostra porta controllata dall’intelligenza artificiale domotica e, irrimediabilmente, ci farà aprire ad una nuova era del vivere la casa e l’ufficio in modo smart.

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