Se il venditore si ritira dalla vendita-Ecco cosa fare!

Se il venditore si ritira dalla vendita.

Una volta stipulato il preliminare di  vendita, acquirente e venditore si recano  dal notaio per stipulare il rogito, definendo così  l’effettivo passaggio di proprietà del bene. Ma cosa succede se il venditore si ritira dalla vendita?

Può capitare che il venditore, infatti, per svariati motivi, non voglia più vendere l’immobile .

Le strade da perseguire in tal caso sono molteplici:

-Se nel preliminare di vendita è stata specificata la data prevista per la stipula del definitivo di vendita e il venditore non si presenta, l’acquirente può ricorrere direttamente al giudice e in tribunale richiedere la restituzione del doppio della caparra versata antecedentemente (ex. art. 1385) , ovvero richiedere il passaggio di proprietà coattivo.
-Se nel preliminare di vendita non è stata specificata la data entro cui stipulare il definitivo di vendita, l’acquirente dovrà inviare al venditore una lettera di diffida di adempimento, comunicandogli il giorno in cui presentarsi dal notaio (entro 14 giorni), e che in caso di inadempimento il contratto verrà sciolto. Successivamente, in sede giudiziaria verrà stabilita la restituzione all’acquirente del doppio della caparra versata.

Se il venditore si ritira dopo la proposta di acquisto.

Quando si acquista un immobile, il primo passo da compiere è quello di sottoscrivere una proposta d’acquisto irrevocabile, ovvero l’impegno preso dall’acquirente ad acquistare l’immobile ad un dato prezzo entro date da lui indicate, accompagnato da una somma versata a titolo di deposito fiduciario. Con tale sottoscrizione nasce un vincolo solo per l’acquirente, mentre il venditore  non ha alcun vincolo rispetto all’impegno assunto dall’acquirente sul suo bene, e dunque il proprietario è libero di valutare altre offerte e accettare altre proposte di acquisto che gli capitano sotto mano e magari più favorevoli, rifiutando in qualsiasi momento la vostra.

Una volta accettata la proposta d’acquisto da parte del Venditore, la somma versata a titolo di deposito fiduciario si tramuterà in caparra confirmatoria e la proposta d’acquisto di trasformerà in preliminare di compravendita per cui gli effetti saranno quelli precedentemente descritti.

Diritti dell’acquirente prima del rogito.

Il preliminare di vendita è una dichiarazione formale che obbliga le due parti a concludere il contratto di vendita definitivo davanti ad un notaio, solitamente scelto dall’acquirente in quanto è lui a sostenerne le spese dell’onorario.

Vediamo insieme quali sono dunque i diritti dell’acquirente prima del rogito ovvero i diritti che acquisisce l’acquirente una volta stipulato il preliminare di vendita.

I diritti dell’acquirente sono:

  • adempimento del rogito
  • garanzia di ricevere l’immobile nello stato in cui si trovava al momento della vendita
  • ricevere dal venditore tutta la documentazione riferita all’immobile
  • garantire l’acquirente dal rischio di evizione e dai vizi

Diritti dell’acquirente sulla casa dopo la stipula del preliminare di vendita.

Il diritto principale che ha l’acquirente è quello di veder concluso il prima possibile la compravendita attraverso il rogito notarile.

Con il rogito vi è di fatto il reale passaggio di proprietà dal venditore al compratore.

Inoltre l’acquirente ha diritto a ricevere tutta la documentazione possibile sull’immobile ad avere la garanzia che l’immobile non è soggetto da evizione o vizi.

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