Le app per vendere e comprare casa funzionano davvero?

Negli ultimi anni hanno spopolato sui dispositivi mobili le app di ricerca immobiliare, che si ripropongono di agevolare la compravendita (o l’affitto) tra privati, spesso sostenute da campagne di comunicazione televisive massicce e persuasive. I loro sviluppatori non sono naturalmente enti di beneficienza e guadagnano vendendo grandi quantità di spazi pubblicitari, mentre agitano sotto il naso degli utilizzatori l’esca dell’annuncio gratuito.Ma è davvero possibile concludere una compravendita redditizia e nei tempi desiderati affidandosi solo a una ricerca online? Il processo di compravendita immobiliare può essere semplificato fino a questo punto?In realtà queste applicazioni soffrono di molte “patologie”, allo stato attuale ancora non risolte. Se, quindi, da un lato promettono una semplificazione della ricerca, dall’altro la complicano per almeno tre ordini di motivi.
Le informazioni sulle proprietà sono incomplete ed errate
Sarebbe davvero utile poter accedere a un vasto numero di informazioni su una proprietà collegandosi in pochi secondi alla rete e consultando rapidamente l’annuncio. Purtroppo però questa filosofia da “fast food” mal si applica all’ambito immobiliare, che coinvolge scelte di vita veramente importanti come quelle relative alla vendita o all’acquisto di una casa. Come sempre Internet è una medaglia a due facce: tutto sembra più pratico perché facilmente disponibile e fruibile, ma tutto è anche più superficiale. Nella maggior parte di queste applicazioni, infatti, le informazioni sulla proprietà sono molto carenti e spesso del tutto errate. Per scoprire che i bagni sono completamente da rifare o che il tetto ha delle perdite, però, dovete prima telefonare al diretto interessato. Aspettatevi diverse telefonate come questa.
Gli annunci non sono aggiornati
Che sia un problema attribuibile agli sviluppatori del software, a come lo stesso software è stato concepito, o agli autori degli annunci che si disinteressano della questione, le pubblicazioni non sono aggiornate. Vi è già capitato di trovarvi con in mano un pugno di mosche dopo aver fatto un lungo giro di telefonate? Quante volte in un giorno avete già sentito dall’altro lato della cornetta: “Mi spiace, l’appartamento non è più disponibile”? E allora ditelo, no?!
Non c’è nessuna prequalificazione del contatto
Spesso tutto quello che si ottiene installando queste app sul cellulare è una casella dei messaggi intasata di richieste generiche, inutili e che si traducono in una perdita di tempo prezioso. Chiunque legge il vostro annuncio può contattarvi per soddisfare una semplice curiosità e, ribaltando del tutto la questione, chiunque abbia una connessione Internet è libero di pubblicare un annuncio anche quando è palesemente falso, per esempio accompagnato da fotografie prese dalla rete. In conclusione, se fate ricorso a queste applicazioni, fatelo con la consapevolezza di quanto detto fin qui. È vero, anche gli agenti immobiliari sono soliti pubblicare gli annunci nei grandi portali immobiliari, ma ciò va visto come una piccola parte di un lavoro di marketing più profondo. La ricerca dell’acquirente o del compratore giusto, infatti, è proattiva e non passiva e richiede quindi l’attivazione di strategie ben più complesse, definite nel corso di anni di esperienza professionale.

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